Premesso, come già detto in altro post, che l'anonimato è quasi un utopia in internet (basta solo che vengano loggati gli accessi ai servers e tutto l'anonimato salta), oltre a softwares che possono dare l'impressione di anonimato, esistono anche le cosiddette VPN (virtual private network).
Queste reti, comunque non sono viste di buon occhio, perchè, attraverso questi collegamenti, posssono passare (criptati), programmi la cui condivisione è illegale perchè vìola i diritti d'autore.
Solitamente i server vengono posti in paesi in cui non esistono o sono molto permissive, le leggi sul copyright.
Un tempo grazie a Pirate Bay, aveva successo una VPN in Svezia, ve ne sono alcune in Svizzera, in USA, nei paesi dell'estremo oriente, in Russia.
Ma il nocciolo fondamentale del problema è uno, la normativa, comune a numerosi stati sui diritti d'autore che permette agli stati sovrani (e non a singoli cittadini o società) di richiedere gli Ip delle persone che condividono files non di loro esclusiva creazione, proprietà o di libero utilizzo.
Il servizio di queste VPN ha un costo che può essere annuale o mensile (a seconda delle esigenze) e che è di circa 40/50 € all'anno.